
In queste notti non c’è la luna in cielo. Non è andata da nessuna parte, solo, non è visibile perché non illuminata dal sole.
La luna nuova è quella propizia per i nuovi inizi, per le nuove realizzazioni e per i nuovi desideri. Esprimere un desiderio in questo periodo e lasciarlo lì, in balia del suo naturale corso, può avere un effetto quasi magico. È il momento per ascoltare la voce del cuore che spesso dice che, sì, stiamo esagerando e che è venuto il momento di fermarsi e riflettere. Magari di meditare.
Con questa luna è bene evitare eccessi e pratiche affaticanti, questo perché c’è meno magnetismo e anche l’equilibrio è un po’ strano. C’è, ma deve avere “cuore”, nel senso che si possono eseguire asana di equilibrio a patto che abbiano il terzo e quarto chakra rivolti verso terra. Come il Guerriero 3 (questa). Molto meglio praticare diversamente, con piegamenti in avanti che ci portano sempre più a contatto con la terra. Come Pashimottanasana, che è un’asana che può essere praticata sempre, con qualsiasi luna e sarebbe più indicata in estate (perché calma) e in inverno (perché stimola i reni, fra gli organi maggiormente coinvolti nel periodo invernale) ma regola e abbassa anche Vata dosha che in questo cambio stagione soffre sempre un po’.
La luna assimila le caratteristiche trasformative dell’autunno. È un periodo istintuale e armonico, quasi di sospensione.
La luna nuova sembra meno potente di quella piena ma chi lo dice che ciò che non è visibile non sia altrettanto forte? L’amore non è visibile, eppure.
Esprimi il tuo desiderio, formula il tuo sankalpa personale: una frase semplice, breve, formulata al tempo presente, come se il desiderio fosse già realizzato. Ripeti il tuo sankalpa all’inizio e alla fine della pratica, o della meditazione, cercando di interiorizzarne il vero significato.
Buona luna nuova!
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