
Poco meno di 24 ore et voilà, siamo nel nuovo anno. Per voi è più significativo la fine dell’anno o l’inizio di quello nuovo?
Ponete più attenzione a ciò che sta per concludersi o al nuovo che verrà? Che il passaggio che avviene tra un anno e l’altro non è una notte come le altre. Un anno ho passato l’ultimo dell’anno al cinema, sono entrata in sala nel 2005 e sono uscita che era il 2006. Ovviamente era tutto calcolato e ho scelto un film proprio in quelle ore per sfuggire a ogni artificioso festeggiamento. La sala era strapiena e all’uscita si avvertiva qualcosa di diverso, non era un’uscita qualsiasi, c’era qualcosa di magico nell’aria, qualcosa di nuovo. Era il nuovo anno e anche se si sfugge da qualsiasi festa, non c’è modo di sottrarsi all’energia di quel giro di calendario.
Sarà che guardo sempre avanti, sarà che mi aspetta un 2018 pieno pieno pieno di cose nuove, sarà che sono un’inguaribile ottimista e che non amo soffermarmi su ciò che è già stato (complice anche la memoria corta, che non posso ricordarmi tutto, eh) ma preferisco – da sempre – la visione dell’anno nuovo. Accendo candele e incensi e mi perdo tra i desideri da formulare.
Guardo questa foto scattata alle Egadi, una calda mattina dell’agosto scorso, e credo che sia il riassunto di questo anno che sta per finire: nella posizione del Guerriero di Shiva III, il guerriero dell’equilibrio, della forza e della leggerezza. Davanti al blu del mare più bello del mondo. Al caldo. Sì, questa è proprio la fotografia di questo 2017. Ciao, sei stato bello. E posso solo ringraziare per tutta questa bellezza.
Ma ora mi preparo ad accogliere al meglio il 2018. Accendete candele, formulate desideri, state con chi amate e pensate a ciò che veramente volete. Vi auguro un anno pieno di luce.
Namaste.
♥