
Lunedì scorso 20 marzo, alle ore 11.30 è arrivata la primavera. Quasi non me ne sono accorta tanto la stavo aspettando! Ormai da qualche settimana ho introdotto nella mia pratica una serie di cose utili a liberare il corpo dalle tossine che la stagione fredda ci lascia in eredità, eliminando il muco accumulato durante questa parte dell’anno dominata dal dosha Kapha affinché il nostro corpo si prepari ad accogliere tutto il nuovo che verrà.
Già. Perché per poter ricevere bisogna essere predisposti. Liberi da fardelli inutili che ci ancorano al passato limitandoci in quella meravigliosa scoperta che riserva l’accoglienza.
Aprirsi a tutto il nuovo che ci circonda: questo è il messaggio che la primavera ci riserva.
Quindi via libera a pratiche detossinanti, che aiutano il nostro corpo a liberarci dai residui invernali, a pranayama purificanti come Nadi Shodana o Anuloma Pranayama (ne parlerò presto!!), ad asana in torsione e agli inarcamenti. Oltre a una dieta equilibrata che preveda una dose extra di ferro, magnesio e potassio, elementi utili a combattere l’affaticamento e la stanchezza che questo cambio di stagione porta con sè.
Questa variante di Vasisthasana (posizione che prende il nome dal saggio Vasistha, uno dei 7 Rishi identificati con le stelle dell’Orsa Maggiore) con apertura del cuore verso l’alto è chiamata anche Camatkrasana (Camatkara: meraviglia e stupore + Asana: posizione) o Wild Thing Pose (posizione della cosa selvaggia) e come anticipa il suo nome in sanskrito è una vera e propria esplosione di meraviglia. La parte centrale del petto si dilata e il cuore si “apre” verso l’alto. Ed è subito primavera.
Namaste.
♥
Camatkarasana e’ per il neofita dello yoga (quale io sono) un’ altra magica scoperta nel gioco dei capovolgimenti dei punti di vista. Ruotando un piede e una gamba sospesa si passa ,come
guanti rivoltati, da una posizione chiusa con lo sguardo basso (cane a testa in giu’) ad una completamente aperta con lo sguardo al cielo. Sensazione fantastica! certe volte basta pochissimo sforzo cambiare molto…e si passa dall’ inverno alla primavera nel giro di un equinozio. Grazie Sonia grande yogini. Namaste’
Grazie a te Carlo!