Le parole diventano intenzioni, che diventano desideri, che diventano pensieri che diventano azioni. Nell’universo delle parole, la loro scelta influisce anche il nostro pensiero. Le parole, dette e pensate bene, ci fanno vivere meglio. È per questo che le parole sono importanti. Dire “non voglio essere più ammalato” non è come dire “sono in ottima salute”. La prima frase cela commiserazione e quel “non” all’inizio predice una negazione che, di per sé, è una cosa negativa. La seconda frase dice la stessa cosa ma è affermata al tempo presente e al positivo.
Provate.
Il Sankalpa (che in sanscrito significa “intenzione”) è un pensiero breve e risolutivo con cui iniziare la giornata, la nostra pratica yoga o la nostra meditazione. È come un seme che, piantato, germoglia e cresce all’interno di noi. È piacevole la sensazione di lasciar cadere e sedimentare quelle poche parole nella nostra parte più profonda, sentirle veramente, curandole giorno dopo giorno. Il Sankalpa è un pensiero breve, formulato con parole semplici e al tempo presente. Come se il desiderio si fosse già avverato. Niente futuro, niente passato, niente negazioni. Solo il qui e ora del tempo presente.
Anche l’approccio al Sankalpa è importante. Come per ogni nostro gesto, l’approccio fa la differenza. Per cui pensiamo, positivamente e con fiducia, al nostro Sankalpa e proteggiamo la potenza di quelle poche parole custodendo il Sankalpa solo per noi. La segretezza servirà a renderlo ancora più speciale.
Individuare il proprio Sankalpa non è semplicissimo. Per chi non ha l’abitudine alla meditazione può risultare complicato l’ascolto della propria voce interiore. Il mio consiglio è quello di non abbandonare l’intenzione della ricerca ma, anzi, di provare a lasciare andare le costrizioni, i pensieri inutili e le definizioni che imprigionano in gabbie definitorie. Cerca di distinguere i desideri superficiali da quelli più profondi. Cerca di trovare il tuo silenzio interiore e lì ascolta e accogli le sensazioni che affiorano. Lasciale fluire ma liberati da quelle che creano disagio. Con il tempo, entrare in questa fase di ascolto diventerà sempre più semplice. La meditazione, lo yoga nidra ma anche un profondo rilassamento in Savasana possono aiutare a trovare la giusta calma, necessaria alla formulazione del Sankalpa.
Il Sankalpa arriva. Arriva da solo. Basta ascoltare.
Namaste.
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Ciao Sonia,
Mi piace tantissimo questo pensiero, vorrei riuscire ad applicarlo…
Magari vengo alla tua lezione dell’11 dicembre mandami dettagli.
Frequento il corso del sabato a Rovello…
Grazie
Sara
Ciao Sara! Grazie per le tue parole! Talvolta la vita di tutti i giorni ci mette a dura prova.. ma possiamo iniziare a cercare il nostro personale sankalpa, un motto, una frase semplice che racchiude un desiderio che sia solo nostro. Ripetilo mentalmente e quando vuoi anche a voce alta affinché quelle parole, il loro significato e il loro suono, ti siano di conforto.
Per lunedì 11, sarò lieta di ospitarti all’ora meditazione e yoga nidra! Scrivimi in privato a hello@yoga-lovers.it ti fornirò tutte le info.
Ciao e buona giornata
Sonia