“Quando si inizia a praticare yoga è perché si è spinti dai più svariati motivi: il mal di schiena, la cervicale, la sciatalgia, la ricerca della forma perduta, una gravidanza. Oppure si è semplicemente incoraggiati da amici che ne conoscono e apprezzano i benefici. Iniziare può essere facile, tuttavia continuare a praticare talvolta può risultare meno semplice: lo yoga è per tutti ma non tutti i momenti della vita sono adatti allo yoga.
Per esperienza personale, ho incontrato lo yoga poco più che ventenne e non fu proprio un colpo di fulmine. Qualche anno più tardi me ne innamorai perdutamente e ora non potrei pensare alla mia vita senza lo yoga.
Perché spesso, sul quel tappetino e con i muscoli che bruciano dalla fatica, ci rimaniamo semplicemente perché ci stiamo bene e ci piace quella sensazione di perdersi in una bolla di benessere per almeno un’ora. Spesso non comprendiamo quello ci sta succedendo e come si possa passare dal dolore fisico al puro piacere. Eppure accade.
Un po’ è chimica del cervello e delle endorfine che esso secerne, che aiutano a sopportare meglio lo stress donando euforia e benessere difendendo l’organismo.
Un po’ è qualcosa di più. Di altro e di oltre da noi.
Si dice che il piacere ponga il Sé in grado di manifestarsi e, talvolta, per arrivare al piacere si debba passare necessariamente attraverso il dolore, che purifica, insegna e ci dà il potere di risvegliare la nostra consapevolezza.
Lo yoga insegna l’ascolto profondo. L’ascolto del corpo che respira assieme al respiro dell’universo. Ci fa comprendere l’armonia e l’ordine di cui siamo parte integrante.
Ed è attraverso lo yoga che viene rinvigorita quell’intelligenza organica e sensoriale – da sempre con noi – che permette di farci sentire parte di quel flusso libero fatto di movimenti, inspiri, espiri e soffi. Un tutto. Una sensazione confortante e rassicurante che permea e nutre il nostro sentire più profondo, attivando modalità di percezione inedite o trascurate.”
Tratto da “Yoga secondo natura”, il mio primo libro, *in tutte le librerie e anche qui.
Sono felicissima e molto contenta di poter finalmente condividere le mie ricerche sulla pratica in armonia con la natura, le stagioni, le fasi lunari e con la nostra natura interiore caratterizzata dai dosha (secondo l’ayurveda) e dai chakra che le asana possono stimolare. Spero che vi piaccia, spero di esser riuscita a esprimere tutto il mio amore per questa disciplina pazzesca. Per farlo, ho usato anche un altro linguaggio che amo: quello visivo. Perché nel testo analizzo 60 asana e per ognuna di loro ho progettato un’infografica affinché tutto risultasse più chiaro, bello e semplice.
Ringrazio il mio editor e tutta la Red! che mi ha consentito di realizzare il mio progetto, Marco Cananzi (con me nella foto in apertura) per il suo prezioso aiuto durante lo shooting, i magnifici completi di Yoga Essential, Giorgio Uccellini per le foto e tutti i miei allievi. Sono stati – a loro insaputa – la mia più grande fonte di ispirazione.
Grazie
♥
Namaste
3 pensieri riguardo “Yoga secondo natura. L’armonia e i benefici della pratica.*”